4.4.2025

Chat WhatsApp dei Genitori: tra collaborazione e rischi educativi

Uno strumento utile, ma da usare con consapevolezza

Le chat WhatsApp tra genitori sono sempre più diffuse nel contesto scolastico. Nate per semplificare la comunicazione e coordinare le attività legate alla vita quotidiana dei figli (scuola, sport, compleanni, catechismo), queste piattaforme possono diventare un utile strumento di supporto e inclusione, ma anche generare dinamiche problematiche se mal gestite.

Nel contesto della nostra scuola paritaria dell’infanzia, nido e primaria a indirizzo musicale, è importante promuovere un uso consapevole e rispettoso di questi strumenti.

I vantaggi delle chat tra genitori

Le chat genitoriali offrono molte opportunità:

  • Comunicazione rapida: per trasmettere in tempo reale informazioni su orari, materiali o cambi di programma
  • Supporto reciproco: per organizzare turni, passaggi o condividere materiali scolastici
  • Inclusione: per coinvolgere anche quei genitori che hanno meno possibilità di partecipare fisicamente alla vita scolastica

Rischi e criticità da evitare

Tuttavia, l’uso scorretto delle chat può compromettere la serenità e l’efficacia comunicativa:

  • Polemiche e critiche: giudizi negativi sulla scuola o sui docenti possono generare conflitti e malintesi
  • Violazioni della privacy: pubblicare immagini o dati sensibili senza consenso può essere pericoloso e illegale
  • Sovraccarico di messaggi: messaggi inutili o ripetitivi ostacolano l’individuazione di informazioni importanti

Un caso emblematico riguarda un’offesa a un’alunna in una chat genitoriale, che ha sollevato il problema del ruolo educativo della scuola e delle responsabilità digitali degli adulti.

Effetti educativi sui bambini

Un uso eccessivo o disfunzionale della chat può contribuire a deresponsabilizzare i bambini. Se i genitori intervengono costantemente per recuperare compiti dimenticati o gestire ogni imprevisto, i bambini non imparano ad affrontare le proprie responsabilità.

Questo può limitare lo sviluppo dell’autonomia, dell’organizzazione personale e della capacità di affrontare errori o imprevisti in modo proattivo.

Linee guida per un uso corretto

Per fare delle chat uno strumento utile e non fonte di stress, ecco alcune buone pratiche consigliate:

  1. Stabilire regole condivise: chiarire lo scopo del gruppo e limitare i contenuti ai temi scolastici
  2. Tutela della privacy: evitare di condividere immagini o informazioni di minori senza consenso
  3. Messaggi essenziali: comunicare in modo chiaro e sintetico, senza intasare la chat
  4. No alle discussioni delicate: temi personali o critici devono essere affrontati in privato, non in chat

Le tipologie di genitori in chat: tra ironia e realtà

Un’analisi ironica ma realistica delle chat rivela alcune tipologie ricorrenti tra i partecipanti:

  • Il Polemico: critica spesso scuola e altri genitori
  • L’Esibizionista: condivide dettagli non pertinenti
  • Il Ninja: legge tutto ma non interviene mai
  • Il Segretario: organizza tutto in modo meticoloso
  • L’Ansioso: crea allarmismo per ogni minima variazione
  • L’Onnisciente: sa tutto… anche troppo
  • L’Ignaro: è sempre all’oscuro di tutto
  • Il Factotum: gestisce tutto, ma può mettere a disagio gli altri
  • Il Nevrotico: vive in costante affanno
  • Il Virale: intasa la chat con meme e contenuti non rilevanti

Riconoscere queste dinamiche aiuta a promuovere una comunicazione efficace e rispettosa nella comunità scolastica.

Fonte: Rivista Gulliver News
Approfondimenti a cura della sociologa Anella D’Agostino